3830 recensioni a vostra disposizione!
   
 
 

LA TERZA LUNA Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 29 agosto 1997
 
di Matteo Bellinelli, con Roberto Citran, Omero Antonutti, Alessandra Acciai (Svizzera, 1997)
 
Quante volte si è fatto l'elogio della semplicità? Constatato quanto più semplice sia agguantare la poesia con un filo di piccola storia (si pensi, per non fare che un nome, al capolavoro di Kiarostami DOV'È LA CASA DEL MIO AMICO?), piuttosto che affrontare i soggetti "grandi", le cause, gli avvenimenti ed i personaggi capitali della Storia. I racconti a dimensioni sovrapposte ed articolate, alla Resnais o alla Altman?

Tutto ciò finisce per sfrattare la mente dello spettatore che assiste al progredire del primo lungometraggio del nostro Matteo Bellinelli: del quale non si sa se ammirare la generosità e l'indubbia sensibilità. Oppure deplorare gli eccessi di ambizione. Perché se è presto detto dello scheletro di questa storia (un architetto incontra uno scrittore che si cela da anni in uno stabile fatiscente del ghetto di Venezia, s'innamora della sua fulgida figliola che fa la pittrice, la salva da un russo tenebroso che la costringe a dipingere quadri d'autore falsi) è altrettanto impossibile descriverne, per non dire ritrovarsi negli ulteriori rinvii. Dai tempi diversi di altre storie che mettono in scena altri personaggi e sono però interpretate nei medesimi luoghi e dagli stessi attori; ai temi che queste nuove dimensioni ambiscono toccare, come l'ebraismo, la messa in scena lirica e teatrale; a tutta un'impalcatura mentale, forse filosofica alla quale queste imbricazioni generazionali dovrebbero condurre. Fino a quell'affresco che si cela nel palazzo da molti anni, a quella rappresentazione dell'Esodo che svela l'anima del film: i 40 anni occorsi agli Ebrei per seguire Mosè, il faticoso trapasso generazionale affinché "gli uomini, gli schiavi appena liberati diventino veramente liberati".

Questo per dire che LA TERZA LUNA funziona, ed egregiamente. Finché racconta la prima storia, quella presente, che Roberto Citran ed Alessandra Acciai (più di un declamatorio ed ormai piuttosto risaputo Omero Antonutti) vivono con una fluidità coinvolgente. Ed una bella naturalezza: frutto dell'ottima direzione d'attori di Bellinelli, che pone fine finalmente a quella lunga serie di inamidati che ha sempre piombato il cinema di casa nostra. Funziona, altrettanto sapientemente, quando Bellinelli lascia scorrere la sua cinepresa sull'ambiente che gli sta attorno. Con tutto il tempo che occorre. In modo che respiri su una Venezia insolita (ammesso che esista), sugli oggetti, gli squarci, le ombre di uno sfondo che determina - com'è fondamentale nel cinema - i personaggi ed i loro umori, le vicende ed i loro sviluppi. È la lezione viscontiana (ricordate Alain Delon e la Cardinale che si rincorrono fra le vestigia penetranti del castello del Gattopardo?) che Bellinelli fa sua; e che la fotografia sensuale di Carlo Varini, solo a tratti tentata da qualche meditazione di troppo, contribuisce a nobilitare.

Ma è su quella dei maestri della memoria, del trascorrere del tempo, dei Michalkov o dei Resnais che l'autore, più che il cineasta ticinese finisce per inciampare. È la sceneggiatura a tradire LA TERZA LUNA: il tempo che si allarga, i significati che si eternizzano, tutte belle cose. Ma l'architetto dei giorni nostri che muta in un musicista del passato, la pittrice in una cantante lirica, e ancora lo Shakespeare del MERCANTE DI VENEZIA in un'opera lirica condita dalle pur seducenti armonie di Pino Donaggio, un trafficante russo con la pistola facile ed un rapporto padre-figlia che s'ignora, più la tragedia indicibile dei destini, ed il fascino della civiltà ebraica...

Curioso, questo esordio tardivo di un autore indubbiamente colto e raffinato: che, contrariamente a quanto succede in questi casi, traduce in immagini sorprendentemente sagge un impianto letterario vieppiù confuso e velleitario.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda